E’ autunno, cadono le foglie, ma arrivano anche le piogge. Acqua che a quanto pare e per quanto prospettato dagli scenari climatici, dovrebbe essere sempre più irregolare, nello spazio e nel tempo.
Wet gets wetter dry gets drier, riassumono climatologi del calibro di Chou, Trenberth, Held e Soden, ripresi poi anche da Susan Solomon della NOAA, in dichiarazioni che abbiamo anche commentato.
Aumento dunque della variabilità spaziale e temporale delle piogge: siccità, alluvioni, temporali forti et similia. Un’affermazione forte quella riportata sopra, che ha già comunque vacillato anche di recente, in un paper che ha individuato l’inattesa ‘capacità’ delle terre più inaridite nel breve periodo ad attirare le piogge più che ad allontanarla.
Eppure questo mantra, mediaticamente molto efficace, rispunta fuori ad ogni evento piovoso appena più intenso. Studiosi, opinionisti, politici e imbonitori di ogni genere lo sostengono convinti, manifestando quel particolare consenso che si riassume nella frase di Abba Eban: “Consenso significa che tutti sono d’accordo nel dire insieme quello che nessuno individualmente crede”.
Un mese di meteo – Aprile 2013
Pubblicato da Guido Guidi Luigi Mariani il 8 Maggio 2013IL MESE DI APRILE 2013*
Condizioni di tempo perturbato hanno prevalso nella prima e nella terza decade di aprile con un totale di 5 perturbazioni principali (grandi saccature atlantiche o grandi depressioni mediterranee o fasi a regime ondulato occidentale con variabilità perturbata). Nella seconda decade del mese si è invece assistito ad una sensibile stabilizzazione per effetto di un promontorio anticiclonico subtropicale da sudovest.
Andamento circolatorio
La tabella di sintesi delle strutture circolatorie del mese a 850 hPa indica il prevalere di condizioni perturbate nella prima e terza decade intercalate da una rilevante fase di tempo stabile nella decade centrale del mese.
Nello specifico la topografia media del livello di pressione di 850 hPa per la prima decade di aprile mostra come principali centri d’azione un promontorio anticiclonico proteso dall’Islanda verso la Scandinavia e, scendendo verso Sud, una cintura di basse pressioni connessa ad un più profondo minimo depressionario atlantico ad interessare l’Europa Centrale ed il nord Italia ed infine il Mediterraneo anomalmente interessato da veloci correnti occidentali.
Condividi: