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Tag: CO2

Kyoto, tra qualche mese la verità 

Finora il Protocollo di Kyoto è servito soltanto a chi specula sullo scambio di quote di emissioni. Ma la crisi economica. con la drastica riduzione di emissioni di anidride carbonica già in atto, ci potrà aiutare a capire quanto le attività umane contano davvero sul totale della concentrazione di Co2 nell’atmosfera, e quanto queste incidono sulle temperature. Tre scenari da tenere a mente per i prossimi mesi. Questo articolo esce contemporaneamente su “Svipop”.

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La buona vecchia stratosfera

La circolazione stratosferica potrebbe risentire del cambiamento climatico. Questo è quanto prospettato dai modelli di simulazione. Una recente campagna di osservazione condotta da un team di ricercatori dell’Università di Francoforte ha dimostrato che, anche nello strato superiore, i cambiamenti attesi non si stanno verificando. Viene così alla luce un altro punto debole della simulazione del comportamento del clima.

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Signori, mettiamoci comodi

Forza venite gente, ennesimo summit, stesso cliché. I grandi si incontrano in giro per il mondo per discutere di clima molto più spesso di quanto non accada per tutte le altre amenità che affliggono il mondo. Ci sono alcune occasioni però che assumono un significato particolare, in questo caso quasi sinistro perchè Kobe, in Giappone, comincia con la kappa come Kyoto.

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Anidride Carbonica e dintorni

[photopress:miracle3.jpg,thumb,pp_image] Recentemente mi sono imbattuto in alcuni approfondimenti sulla solubilità dell’anidride carbonica negli oceani come funzione delle temperature di superficie. Tra le migliaia di pagine che circolano sulla rete, ci sono due studi in particolare piuttosto chiari e leggibili. Affrontando questo tema in modo analitico e da prospettive abbastanza differenti, sia il Dr. Roy Spencer dell’Università dell’Alabama che il Prof. Lance Endersbee della Monash University in Australia, giungono a conclusioni molto simili: il fattore di correlazione tra le temperature di superficie degli oceani, largamente condizionate dalle fluttuazioni di medio e lungo periodo quali ENSO e PDO e la concentrazione di CO2 in atmosfera, è ben più alto di quanto non risulti dal confronto tra i medesimi valori di concentrazione e le ricostruzioni del trend della temperatura media globale.

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Non ce la possiamo fare

[photopress:Comics.JPG,thumb,pp_image]E’ da un pò che circola la voce che il clima stia andando verso un periodo di raffreddamento e che questo potrebbe anche essere già iniziato, tenuto conto del fatto che dal 1998 le Temperature Medie Globali hanno smesso di crescere e, più recentemente, hanno anche cominciato a scendere.

Sarà per il forcing interno esercitato dai bacini oceanici, sarà per il condizionamento esterno dell’attività solare attualmente in fase di declino, ma il raffreddamento in atto è sì per ora breve, ma è anche incontrovertibile, in quanto ampiamente documentato dalle serie di temperatura di superficie, dai telerilevamenti satellitari delle temperature del mare e della bassa troposfera e, ultime ma non meno importanti, anche dalle temperature delle profondità oceaniche.

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E’ solo questione di mercato…

[photopress:biocarburanti.jpg,full,pp_image] …Perchè il mondo si svegli. Si terrà a breve un meeting della FAO (Food and Agricolture Organization) per valutare l’impatto ambientale dell’impiego dei biocarburanti. Nell’attesa il relatore speciale dell’ONU per il diritto al cibo ha già affondato il colpo, con dichiarazioni di ostilità al massiccio impiego di biocarburanti che non lasciano molto spazio al dibattito. Soltanto pochi giorni fa l’intervento del Presidente Lula che invece ne difende a spada tratta la produzione. Tutto innescato dall’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari di base che stanno perdendo molto del loro appeal agli occhi dei produttori, sempre più entusiasti di produrre vegetali per la mobilità piuttosto che per l’alimentazione.

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Houston we have a problem…

[photopress:apollo_13_800_1_.jpg,thumb,pp_image]…E come noi lo hanno tutti queli che si interessano al clima. Il Global Warming si è fermato, la temperatura media del pianeta ha smesso di crescere da quasi dieci anni. Certamente il trend non si è invertito, nè esistono segnali di raffreddamento, per cui siamo ancora largamente al di sopra delle medie del secolo scorso che vengono normalmente prese a riferimento.

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The Smoking Gun

[photopress:smoking_gun.jpg,thumb,pp_image]Alcuni giorni fa ho scoperto che la definizione “Global Warming” è stata inserita in uno dei più famosi dizionari della lingua Italiana. Non so se compaia anche la voce “riscaldamento globale”, è più probabile che le due siano trattate separatamente, però il fatto che ci sia la prima la dice lunga su quanta suggestione possa indurre l’uso comune di termini importati, creati ad effetto e forse anche dal significato non del tutto noto. Se dovessimo fare un sondaggio (perchè no, oggi sono di gran moda), scopriremmo che tutti sanno cos’è il Global Warming e che, tra questi, molti sono convinti che non sia necessario aggiungere il sostantivo “antropico” per chiarire che si parla di qualcosa di cui il genere umano dovrebbe essere ritenuto responsabile. Potere della comunicazione efficace.

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