Questa rubrica è curata da Flavio
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Una cellula ben strutturata a tutte le quote è centrata a nord delle isole britanniche e si estende fin sulla Scandinavia. Sul suo fianco orientale scende aria fresca di origine artica che si approfondisce in un minimo depressionario in quota centrato sull’Europa centro-orientale. Altri impulsi di aria umida e instabile di origine atlantica si incanalano a sud della struttura anticiclonica, aggirandola in senso anti-orario quasi a voler agganciare il minimo in quota sull’Europa centrale.L’aggancio dell’aria umida atlantica appena citato fallirà per l’ingresso in fase del vortice centro-europeo con la vasta area depressionaria che si andrà approfondendo sulla Scandinavia, e che regalerà un assaggio di inverno all’area del Baltico.
In un primo tempo l’anticiclone europeo andrà ulteriormente consolidandosi proprio in risposta dinamica al faticoso avanzare dei deboli vortici atlantici, ma nella seconda parte della settimana cederà di schianto per l’irruzione di aria fredda e umida dal nord Atlantico e per l’avvicinarsi di due ex-cicloni (Ida e Julian) in seno al flusso zonale.
A livello sinottico generale la situazione si fa piuttosto caotica, segno del cambiamento stagionale ormai chiaramente in atto, con le temperature che scendono velocemente sull’Artico ed il flusso principale che riesce ad esprimere valori via via più bassi del geopotenziale.
I riflessi sull’Italia saranno tuttavia modesti e le condizioni del tempo durante la settimana si manterranno all’insegna della stabilità atmosferica in un contesto termico assolutamente gradevole. Possibile un peggioramento sul finire della settimana per infiltrazioni di aria umida e instabile di origine atlantica.
Consigli per il Rescue Team
Afghanistan al centro della scena, anche… climatica.
Aspettavamo tutti con trepidazione quando sarebbe arrivata la climacazzata geopolitica secondo cui il Global Warming aveva portato al potere i talebani, e non siamo stati delusi, con l’americana CBS (sempre al top dell’infotainment trash-climatico) a vincere il trofeo del climacazzaro della settimana.
Per non voler essere da meno, anche l’inglese Independent (curioso ircocervo super-ambientalista, ma in salsa saudita) ci delizia con un retroscena dai toni rassicuranti: i Talebani combatteranno il Climate Change.
Attendiamo trepidanti l’annuncio che la fuga di massa degli afghani che si prospetta nelle prossime settimane sarà una “migrazione climatica” e il filotto delle climafrescacce sarà completo.
PS:
Per rimanere in tema di pagliacciate a-scientifiche, come anticipato la settimana scorsa in questa rubrica senza pretese, la stagione del disgelo sulla Groenlandia si è conclusa come da calendario, e come previsto in un articolo dedicato, si è trattato di una stagione grosso modo nella media.
Usiamo il termine “grosso modo” perché in realtà si è accumulata più massa ghiacciata rispetto alla media, a occhio e croce circa 50 miliardi di tonnellate di ghiaccio in più. Nel contesto generale di una stagione del disgelo più breve del solito.
Questo dicono i dati. Per chi non segue il Villaggio di Asterix, invece, c’è la spazzatura mediatica a-scientifica che ha campeggiato sui media per tutta l’estate: quella di una Groenlandia in fiamme e disciolta che pero’ nei fatti non esiste.
Linea di tendenza per l’Italia
Da Lunedì a Giovedì: prevalenza di tempo stabile e soleggiato su tutta la Penisola. Addensamenti nuvolosi nella giornata di martedì sull’Appennino settentrionale associati a sporadiche precipitazione. Nella serata di giovedì peggiora sulla Sardegna con piogge e rovesci sparsi.
Temperature in lieve progressivo aumento sui versanti tirrenici.
Ventilazione in prevalenza debole, ma da segnalare tramontana vivace su medio e basso Adriatico tra Mercoledì e Giovedì.
Venerdì aumento della nuvolosità sulle regioni tirreniche con rovesci dalla serata. Parzialmente nuvoloso sulle restanti regioni.
Temperature in temporaneo aumento al Sud. Rinforza lo scirocco sul medio e basso Tirreno.
Sabato spiccata instabilità al Centro-Sud con rovesci e temporali diffusi e miglioramento dal pomeriggio ad iniziare dalle regioni centrali. Domenica possibile deciso peggioramento al Nord con precipitazioni estese, anche di forte intensità (da confermare)
Temperature in diminuzione. Sabato scirocco moderato sullo Jonio, Domenica entra il libeccio sul Mar Ligure.
intanto qui in bassa sabina continua il nastro infinito di gorni di secca ,
ormai siamo a circa 90, e ogni perturbazione in transito, passa sterile sopra le nostre teste in maniera puntuale, “disobbedendo” testardamente ad ogni previsione d’acqua di tutti i siti meteo, ultimamente queste perturbazioni, non rispondono piu neanche ai picchi notevoli di meteociel del giorno stesso.
si avverte un senso di frustrazione e impotenza ormai davanti all’ opera di distruzione sistematica dei cumuli in formazione, da parte della flotta di velivoli
che incessantemente e senza nessuna tregua, li disperdono fino all’ultimo miserabile lembo ormai sfatto e informe senza piu profondita,’ colore e contorni.
tutto questo sotto gli occhi distratti degli esperti la cui preziosa voce evidentemente viene ben remunerata per parlare d’altro, qualsiasi ” altro”
che non sia questo folle e criminale disegno, volto a impadronirsi dell’ unico bene rimasto ancora nella indisponibilita di una piccola minoranza, che utilizzando wall street e l’intero circolo dei suoi wall streeters ha gia messo le mani su tutto quanto potesse approprire, tramite il suo immenso “privilegio”
( charles de gaulle) di creare denaro dal nulla.
oggi la stessa gente, confidente dell’immenso potere accumulato stabilisce essere maturo il momento di passare all’incasso totale, per raccogliere completamente quello che in passato era solito raccogliere parzialmente con
discrete contrazioni ed espansioni del credito ( boom and bust o se preferite per gli economisti distratti, cicli economici)
il potere e’ si immenso ma percio’ stesso fragilissimo, dunque va in qualche maniera blindato, una pandemia sarebbe l’ideale per fare una esercitazione dal vivo, nel 2010 uno studio della rockefeller foundation aveva previsto l’esatto scenario per la soglia del 2020, non ci sono coincidenze ma semplice, ferrea e tenace pianificazione per il conseguimento di obbiettivi funzionali ai loro progetti.
la lista perfettamente attendibile di tutti i collegamenti di questa fondazione e tutti i soggetti coinvolti a vario titolo in questa “esercitazione sanitari” e’ lunghissima, e vede intrecci piu o meno nascosti di jhon hopkins center che per primo la ” annuncio’ ” nellottobre2019, in colkaborazione con w.e.f. c.d.c americano e bill e melissa french foundation, il turbinio di nomi quali fauci, fort detrik, gavi, well trust, idemia e un infinita’ di soggetti pubblici e privati oltre che di aziende farma e biotech e semplicemente anestetizzante per la sua vastita, intreccio, e velocita di coagulo intorno al progetto che perseguono.
perdonate la fuoriuscita dal tema, purtroppo il disegno e’ unico e studiare i singoli aspetti e le temporanee contingenze non aiuta a mettere a fuoco l’intero.