Negli ultimi tempi in Francia ne succedono di tutti i colori. Disordini di natura sociale, minacce terroristiche, battaglie di hooligans e, appena un paio di settimane fa, anche l’alluvione a Parigi. Cose su cui si dibatte e sulle cui origini circolano opinioni disparate, tranne che per l’alluvione, ovviamente, che in molti, autorità francesi per prime, si sono affrettati ad attribuire al clima che cambia.
Al riguardo non farò analisi né valutazioni meteorologiche (tanto meno climatiche). Lascerò parlare le immagini, in modo che ciascuno possa farsi la sua opinione. E’ una galleria pubblicata da Julien Knez e viene da qui. Come sempre, un’immagine vale più di mille parole. Molte immagini poi (click per la galleria), consiglierebbero proprio di tacere.
Guido, questo documento del governo francese spiega molto bene la situazione:
http://www.driee.ile-de-france.developpement-durable.gouv.fr/IMG/pdf/Plaquette_1910_cle5a311b.pdf
Noterai che, oltre alle inondazioni “secolari” come quella del 1910, ce ne sono state molte altre. Nota il grafico “Les principales crues depuis 1870
à la station Paris Austerlitz” (che, suggerirei, si potrebbe ritagliare e ricopiare qui per i pigri) che mostra semmai che dopo gli anni ’50 le piene si sono ridotte. Certo, vanno messe in conto le opere idrauliche (grandi laghi artificiali: “les Grands lacs de Seine”) costruiti negli anni ’50 per regimentare il contributo degli affluenti principali; che sicuramente hanno contribuito a limitare la portata dell’ultima piena in confronto a quella del 1910. Ma alla fine, al netto di tutto, pare business totalmente regolare.