Salta al contenuto

Mese: Aprile 2014

L’inverno, il freddo e l’acqua calda dell’Atlantico

Appena ieri abbiamo fatto un bel giro nelle acque dell’Oceano Atlantico, leggendo di una recente ricerca che ha messo in relazione l’attività solare e quella vulcanica con le variazioni di lungo periodo delle temperature di superficie del mare, oscillazioni note come AMO, Atlantic Multidecadal Oscillation. L’argomento è sia per l’Europa che per gli Stati Uniti orientali particolarmente interessante, perché l’AMO, come l’AO (Artic Oscillation) e alla NAO (North Atlantic Oscillation), che sono però indici atmosferici e non oceanici, potrebbe giocare un ruolo significativo nella variabilità interannuale, leggi differenza tra un anno e l’altro, e nel persistere di condizioni climatiche con segno ben evidente anche nel medio e lungo periodo.

Restiamo perciò in Atlantico anche oggi, per leggere di un altro studio appena pubblicato:

Forcing of the wintertime atmospheric circulation by the multidecadal fluctuations of the North Atlantic ocean

Facebooktwitterlinkedinmail 1 Comment

Il Sole, i vulcani e le temperature del mare

Sarà il sole a scaldare il mare quest’anno, e non saranno i vulcani a raffreddarlo, a Dio piacendo e geologia permettendo. Però pare che proprio il sole e l’attività vulcanica nel suo complesso abbiano giocato un ruolo importante, ove non determinante, per le temperature superficiali dell’Oceano Atlantico degli ultimi secoli. Lo dice un gruppo di ricercatori che ha appena pubblicato uno studio su Nature Communication:

Evidence for external forcing of the Atlantic Multidecadal Oscillation since termination of the Little Ice Age

La ricerca è liberamente disponibile e inoltre su Science Daily c’è un articolo che ne approfondisce i contenuti.

Facebooktwitterlinkedinmail Leave a Comment

Earth Hour spegne la luce sull’uomo appeso a S. Pietro

Sarebbe ferito ad un polpaccio l’imprenditore triestino salito, il 29 marzo pomeriggio, per la quarta volta, sulla cupola di San Pietro, sia per chiedere aiuto al Papa, sia per protestare contro la crisi economica e sociale che una grossa fetta della popolazione sta vivendo. Ha deciso di passare lassù, al freddo, la notte tra il sabato e domenica in attesa dell’Angelus del Papa. Forse non aveva fatto i conti con la novità che la Santa Sede, proprio quella sera, tra le ore 20.30 e 21.30, per partecipare all’evento organizzato dal WWF detto “Earth Hour” aveva deciso di spegnere le luci della Cupola e la facciata della Basilica di S.Pietro.

Non approvando il gesto, ma comprendendo l’esasperazione in cui possono cadere le persone, molti telespettatori sono rimasti perplessi nel vedere il Presidente del WWF in diretta TV, attorniato da una ventina di bimbi e giornalisti(senza alcun prelato vicino), spegnere le luci senza alcun cenno alla persona appesa sulla Cupola che rimaneva al buio, probabilmente anche ferita. In altre simili occasioni si era visto porre l’attenzione all’accorrere dei Vigili del fuoco ed il montaggio delle fotocellule, stavolta, invece, lo show ambientalista sembra non aver lasciato spazio. L’evento mediatico è sembrato dire che Gaia è più importante di tutto e tutti. Se il Festival di San Remo si è potuto fermare per due disoccupati che minacciavano di buttarsi, l’Earth Hour non ammette pause, “the show must go on” in ogni caso. Forse solo se la persona lassù si fosse portato un cucciolo di animale la faccenda sarebbe stata molto diversa.

Facebooktwitterlinkedinmail 2 Comments

Quinto Report IPCC, approvato il Summary for Policy Makers del WGII

Come da programma, appena ieri è stato reso pubblico il Summary for Policy Makers del secondo volume del 5° Report IPCC, documento di cui qualche giorno fa avevamo dato qualche anticipazione (qui e qui). Insieme all’SPM, ormai in versione ufficiale, è disponibile on line anche la bozza definitiva del report vero e proprio, anche se questo deve essere ancora finalizzato.

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...Facebooktwitterlinkedinmail 2 Comments

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »