Si chiama weather@home il progetto lanciato da un gruppo di entusiasti ricercatori dell’università di Oxford. L’inghilterra è finita sott’acqua questo inverno? Beh, tutti sanno che i singoli eventi meteorologici non si possono collegare alle dinamiche climatiche, ma per loro non è così. In qualche modo, qualunque modo, deve esserci lo zampino del clima che cambia.
E così, dopo attenta riflessione, hanno capito che quello con cui hanno a che fare, l’attribuzione del maltempo al malclima, non è un problema di comprensione di come funziona il sistema, ma un problema di capacità di calcolo. Le due cose potrebbero in verità coincidere se si utilizzassero le simulazioni per investigare le dinamiche del sistema, ma quando le si congela nel limbo CO2centrico con la cui logica sono state costruite e le si usa a scopo statistico, si porta il virtuale nel reale attribuendogli un rango che non hanno. Però, vuoi mettere, far girare un modello sbagliato 100 volte è una cosa, farlo girare centomila è sicuramente un’altra. Quel modello diventerà magicamente efficace. Infatti, le pur sconfinate risorse messe a disposizione di quanti si battono da anni per salvare il pianeta pare non siano sufficienti, così è nata l’idea di coinvolgere i cittadini chiedendo loro di mettere a disposizione i computer di casa. Obbiettivo, mettere in piedi una mega rete su cui far girare, girare, girare e rigirare i modelli climatici.
1 Comment
Un mese di meteo – Febbraio 2014
Pubblicato da Guido Guidi Luigi Mariani il 11 Marzo 2014L’elevatissima piovosità sul Centro Nord e la mitezza sono i caratteri salienti del febbraio 2014
Febbraio 2014 è risultato in perfetta sintonia con la seconda metà di Dicembre 2013 ed il Gennaio 2014, essendo dominato da un regime circolatorio atlantico caratterizzatosi per il transito di rapide perturbazioni in forma di saccature (depressioni a forma di V) che hanno interessato soprattutto l’Italia del Centro Nord e che per interazione con sistemi montuosi che circondano il bacino mediterraneo hanno generato minimi depressionari mediterranei le cui traiettorie hanno localmente interessato anche l’Italia peninsulare e le isole maggiori.
Condividi: