L’inatteso (?) arresto del riscaldamento globale sta davvero provocando parecchi grattacapi. Arrivano praticamente ogni giorno suggerimenti sulle origini dello strano comportamento di un clima che non segue più le indicazioni del mainstream scientifico. Su WUWT c’è un piccolo elenco: Aerosol vulcanici in eccesso, dinamiche dell’ENSO, calore rintanato nelle profondità oceaniche, raffreddamento degli oceani, scarsa attività solare, misurazioni della temperatura sbagliate in area artica e, per finire, la ola dello stadio. Qualche giorno fa ne è arrivata un’altra, l’aumento dell’intensità degli alisei.
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Un mese di meteo – Gennaio 2014
Pubblicato da Guido Guidi Luigi Mariani il 12 Febbraio 2014L’elevatissima piovosità sul Centro Nord e la mitezza sono i caratteri salienti del gennaio 2014
Andamento circolatorio (**)
Il mese di Gennaio è stato dominato da un regime circolatorio atlantico (lo stesso proprio della seconda quindicina di dicembre 2013) che si è caratterizzato per il passaggio di perturbazioni in forma di saccature (depressioni a forma di V) che per interazione con sistemi montuosi che circondano il bacino (Pirenei, Alpi) hanno generato minimi di cutoff le cui traiettorie hanno localmente interessato anche l’Italia peninsulare e le isole maggiori. In particolare si evidenziano le due saccature maggiori rispettivamente transitate fra il 17 ed il 21 e fra il 29 ed il 31 gennaio e l’unica fase di prevalente stabilità registratasi fra il 6 ed il 13 gennaio. La topografia media mensile del livello barico di 850 hPa rende ragione di tali condizioni evidenziando il minimo depressionario nordatlantico mediamente localizzato a sud dell’Islanda e l’anticiclone delle Azzorre in posizione assai arretrata rispetto al Mediterraneo, con conseguente predominio sul Mediterraneo di un regime di correnti occidentali moderatamente diffluenti, le quali assumono curvatura ciclonica sull’area italiana.
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