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Mese: Febbraio 2013

Tre decenni e un terzo di ghiaccio in meno: perché?

Qualche giorno fa è uscito su Science Daily il commento a uno studio di fresca pubblicazione sul GRL. In realtà più che di uno studio si tratta dei risultati di una campagna di misurazione del volume del ghiaccio artico, misure rese possibili recentemente con l’impiego di un satellite europeo, il CryoSat-2.

 

CryoSat-2 estimates of Arctic sea ice thickness and volume

 

Dati riferiti ad un solo biennio, l’ultimo, ma con queste misure e con quelle della missione satellitare GRACE della NASA, questo gruppo di ricerca ha messo a punto un modello con il quale afferma di avere una buona confidenza circa il fatto che il volume della massa glaciale artica sia diminuita di oltre il 30% dall’inizio delle misure satellitari, cioè dal 1979.

 

Curiosamente proprio in questi giorni stavamo ragionando su altri due paper usciti sempre sul GRL con i quali si cerca di affrontare il tema delle cause di questa diminuzione. In realtà questi scritti non sono in relazione tra loro, però, pur affrontando il tema in modo differente, finiscono in parte per essere in contraddizione.

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Sandy, una Tempesta Tropicale post mortem

In questo post del dicembre scorso avevamo ripreso e iniziato a trasportare nel contesto del nostro Paese le riflessioni di Roger Pielke jr sul tema della copertura assicurativa dagli eventi atmosferici estremi, un tema molto sentito negli Stati Uniti e del quale si comincia appena a parlare qui da noi.

 

Con riferimento ai danni provocati dall’uragano Sandy sulla costa est degli USA, avevamo letto di come fossero in corso gli studi per definire legalmente la classificazione dell’evento proprio ai fini dei rimborsi che le compagnie assicurative avrebbero dovuto concedere. Come molti ricorderanno, già a caldo era apparso chiaro che Sandy al momento del suo impatto sulla costa era stata declassificata al rango di Tempesta Tropicale, facendola rientrare nella categoria degli eventi per i quali non è prevista alcuna franchigia, diversamente applicabile invece con varie modalità per gli eventi classificati come uragani.

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Antartide, anche quest’anno è andata.

Sono passati 15 anni dalla XIII spedizione italiana in Antartide, l’unica alla quale ho preso parte. Ammetto di avvertire un po’ di nostalgia e parecchia invidia per quanti continuano ad avere il privilegio di partecipare alle campagne di ricerca in Antartide del CNR. Mi sembra giusto oltre che interessante pubblicare il comunicato stampa emesso dal CNR per la conclusione della campagna di quest’anno.

 

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Conclusa la 28a campagna estiva dell’Italia in Antartide

 

Prende il via la campagna invernale presso la Base italo-francese Concordia

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Manzo, Cavallo, Topi, Lasagne e propaganda climatica

E’ una di quelle notizie che gira per qualche giorno prima di tenere banco sui media. La truffa alimentare di cui è accusata la Findus sta facendo il giro del mondo. Pare che nelle confezioni di lasagne commercializzate fosse indicata la presenza di manzo, mentre il 60% della carne era invece equina.

 

Ora, tralasciando il fatto che chi decide di comprarsi le lasagne preconfezionate già dimostra di non avere capito un gran che, si potrebbe dire la carne è carne, per cui se il prodotto è comunque a posto dov’è il problema? In fondo il fine giustifica i mezzi. La faccenda invece è sicuramente seria perché i protocolli per il controllo della sicurezza alimentare in essere per la carne equina non sono gli stessi cui ci si deve attenere per quella bovina. Si pone quindi un problema di contraffazione e di sicurezza che sarà presumibilmente affrontato nelle sedi opportune. Ma che c’entra il clima?

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Previsioni giuste, ma con il segno sbagliato

La perturbazione che sta ancora maltrattando il nostro meridione e le nostre regioni adriatiche, nella sola notte di lunedì scorso ha scaricato 60cm di neve in Cadore su località intorno ai 1000 metri di quota.

 

Già, la neve. C’è una notiziola climatica che mi era capitato di leggere tempo fa tra gli highlights di Science Daily e che recitava più o meno così: Se il global warming continua (dovremmo dire riprende ma fa lo stesso) gli impianti sciistici del versante spagnolo dei Pirenei si troveranno in grande difficoltà causa riduzione della neve, con conseguenti ingenti danni economici per l’industria del turismo invernale.

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L’origine degli Etruschi

La cultura etrusca è documentata nel Centro Italia dall’8° al 1° sec. a.C. e gli storici hanno spesso evidenziato la rapida affermazione di tale popolo nel contesto dei popoli italici così come la rapida scomparsa delle tracce della loro cultura a seguito dell’affermarsi delle egemonia romana1.

 

Più nello specifico, rispetto agli antichi Etruschi esistono oggi due problemi storiografici aperti e che il lavoro oggetto di questo commento affronta con i metodi della genetica:

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  1. In figura – Distanze genetiche fra etruschi e popolazioni moderne. []
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Il livello del mare crescerà molto più del previsto (peggio di quanto pensassimo)!

Qualche settimana fa, qui su CM, sono stati pubblicati due post (qui e qui) in cui si commentavano le conclusioni di due articoli che analizzavano l’andamento del livello del mare (regionale nel primo caso e globale nel secondo). Di recente sono stati pubblicati altri due articoli:

 

 

Entrambi gli articoli analizzano il trend di aumento del livello medio del mare negli anni futuri.

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Clamoroso, l’immaginazione ha finalmente superato la realtà!

Gli ultimi fiocchi di neve del blizzard più forte degli ultimi anni si stanno ancora posando sugli stati USA del nord-ovest. A Mosca si spala ancora la neve. Insomma nell’emisfero nord l’inverno si fa sentire. E l’estate australe non è certo da meno, con l’Australia che è appena uscita da un’ondata di calore che resterà negli annali.

 

Già, l’Australia e il caldo, un argomento che abbiamo appena sfiorato un paio di settimane fa. Erano i giorni in cui sui media impazzava una curiosa notizia: i meteorologi australiani costretti ad aggiungere un nuovo colore alle loro mappe, il viola, presumibilmente, per rappresentare addirittura più di 50°C gradi centigradi. Googolare per credere.

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Un mese di meteo – Gennaio 2013

IL MESE DI GENNAIO 2013

Prevalenza di condizioni di tempo instabile specie nelle seconda e terza decade del mese. In complesso piovosità anomalmente abbondante su gran parte dell’area e temperature prossime alla norma.1

 

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  1. Questo commento è stato condotto con riferimento ad una normale climatica che per le temperature massime e minime è costituita dalla media ventennale 1993-2012 e per le precipitazioni dalla media 1995-2012 riferita ai dati della banca dati agrometeorologica nazionale di CRA-CMA (www.cra-cam.it). I dati del periodo in corso sono stati attinti dalla banca dati CRA-CMA. L’analisi circolatoria si è riferita a dati NOAA NCEP (http://www.esrl.noaa.gov/psd/data/histdata/). Come carte circolatorie di riferimento si sono utilizzate anzitutto le topografie del livello barico di 850 hPa in quanto rendono in modo molto efficace l’effetto orografico di Alpi e Appennini sulla circolazione sinottica. A tale base si son poi associate considerazioni  relative alla media ed alta troposfera. []
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