Patrick Moore è un uomo che di ambiente se ne intende, anche se la maggior parte dei suoi colleghi direbbe che forse lo è stato, ma ora certamente non più, da parecchio tempo. Nel 1985, infatti ha lasciato l’organizzazione che aveva contribuito a fondare e di cui era divenuto massimo dirigente che ora è una multinazionale dell’ambiente, Greenpeace. Da allora ha cominciato a interpretare e divulgare il pensiero ambientalista in modo realista, abbandonando e spesso combattendo tenacemente tutte le utopie, le esagerazioni, i fanatismi e gli estremismi di un movimento di cui dice che la peggior cosa che gli potesse capitare era quella di ricevere il postfisso “ismo”, perché:
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“Ambientalismo” è un “ismo” come capitalismo e socialismo. In quel senso connota un’ideologia o una serie di convinzioni condivise non necessariamente basate su prove scientifiche. Un ambientalista è quindi diverso da un ecologista, dato che l’ecologia è una scienza.
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