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Mese: Aprile 2012

Che tempo fa: Europa-USA 1-0

E’ buffo, non avrei mai pensato di leggere un post come quello segnalato dal blog di Judith Curry. Siamo così abituati ad arrivare secondi rispetto agli Stati Uniti che leggere di essere un bel po’ davanti a loro e leggerlo proprio da loro è decisamente sorprendente. E nella nostra materia poi!

Ecco qua, Cliff Mass (della cui esistenza apprendo ora), uno degli innumerevoli meteorologi di una delle innumerevoli aziende che della meteorologia e delle previsioni hanno fatto un business molto redditizio negli States, e Judith Curry, che di sicuro non ha bisogno di presentazioni, condividono la stessa opinione: Con i modelli di previsione meteorologica (e quindi con le previsioni in generale) in Europa siamo molto più bravi che negli Stati Uniti.

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Il sistema climatico in un unico diagramma

Mi è venuto in mente di scrivere un pezzo per CM dedicato al diagramma della radiazione entrante e uscente in funzione della latitudine poiché tempo fa, in occasione di una conferenza, ebbi l’occasione di commentarlo ed un amico fisico mi fece osservare che era un grafico bellissimo perché riassumeva in modo estremamente compatto tutti gli elementi chiave del sistema climatico.

Già, per gente come me che vive affogata nei diagrammi non capita spesso di riflettere sulla “bellezza” di uno di questi per cui le parole dell’amico fisico mi hanno fra l’altro spinto a meditare sul significato del lavoro che facciamo, poiché produrre un grafico o una carta belli e cioè in grado di appagare al contempo la nostra curiosità scientifica e il nostro senso estetico è un obiettivo costante, almeno per quel che mi riguarda.

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Earth Hour: se di notte i pannelli non producono si ricorre all’uomo da soma.

Da qualche anno ogni 31 marzo il WWF organizza la manifestazione “Ora della Terra” in cui invita a spegnere “simbolicamente” la luce dalle ore 20.30 alle ore 21.30. Partecipano generalmente numerose grandi organizzazioni, specie dell’apparato pubblico, apparentemente pochi invece i cittadini: il giorno dopo sui mass-media è comunque sempre un grande successo. Della “strana filosofia” di questo tipo di eventi è già stato scritto, ad esempio, su “Dall’Illuminismo al Buismo” e non è il caso di tornarci su, tenete però conto che una romantica cena a luce di candela, se fatta non da soli ma in contemporanea con altri e necessariamente davanti ad una telecamera, può divenire un educativo ed esemplare gesto per salvare il pianeta.

Da qualche tempo va molto di moda anche organizzare in tali occasioni concerti ecologici. Per la “41ma Giornata mondiale della Terra”, indetta dalle Nazioni Unite per venerdì 22 aprile 2011, la più importante iniziativa si svolse a Roma con il concerto «a impatto zero» al Galoppatoio di Villa Borghese del 20 aprile. Sul palco si esibirono Carmen Consoli e Patti Smith. Le emissioni di circa 330 tonnellate di anidride carbonica generate dall’evento furono compensate contribuendo alla creazione e alla tutela di oltre 7 ettari di foreste in Costarica grazie al progetto Impatto Zero di LifeGate.

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Il mare è fatto a scale, specie perché c’è il sale.

Dal blog di Roger Pielke sr, il commento ad un interessante lavoro apparso recentemente su Physics today.

Temperature steps in salty seas Physics Today. March 2012. Volume 65. Issue 3. pp. 66

Si parla di temperatura e salinità del mare, più specificatamente dell’Oceano Artico, di come questi due fattori contribuiscano a generare una stratificazione delle acque capace di ridurre al minimo il trasporto di calore dalle acque di profondità a quelle di superficie, calore precedentemente immgazzinato grazie alla circolazione termoalina.

L’aspetto più curioso del commento è forse il grafico qui sotto, messo in evidenza da Pielke nel suo post, ovvero la forma a gradini del profilo verticale della temperatura, da cui ho tratto il titolo di questo post.

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Dibattito sui blog e scienza ufficiale: chi è che bara?

Uno degli argomenti più gettonati di quanti sostengono l’ipotesi delle origini antropiche del riscaldamento globale – si noti che non ho scritto cambiamenti climatici perché il clima è sempre cambiato – e delle eventuali sue conseguenze, è quello che vedrebbe la conoscenza scientifica già definita. Al massimo ci sarebbe da discutere sui dettagli. Basta discussioni infinite e poco scientifiche sui blog, bisogna concentrarsi su quello che dice la scienza, quella vera.

Già, perché un concetto astratto come quello del clima ha bisogno di essere trasposto nella realtà attraverso i dettagli. In genere questo avviene cercando di collegare ogni sorta di evento atmosferico – meglio se intenso – ad una presunta modifica intercorsa ultimamente. Sappiamo bene che il livello di comprensione scientifica di questo collegamento è assolutamente basso, come ha avuto modo di farci sapere ad esempio l’IPCC con l’ultimo report specificatamente dedicato a questo argomento. Sicché c’è bisogno d’altro. Va molto di moda la disponibilità idrica, si parla spesso di energia, ma questi aspetti, avendo già i loro bei problemi, non sono molto utili alla bisogna. Meglio, molto meglio parlare di risorse alimentari.

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E il Clima che dice? Boh!

Il riscaldamento globale sta causando un’estremizzazione del clima.

Vero? Falso? “Boh!” dice una voce in mezzo alla sala. In mezzo? Anzi no, è una voce che viene dal palco.

Ma come, il palco è stato occupato da negazionisti?

No. Il palco è sempre occupato dall’IPCC. Solo che questa volta, un suo rapporto ha detto (in maniera molto convoluta) una verità scientifica molto scomoda: che dopo quattro decenni di climatologia a tutto spiano, non possiamo ancora rispondere a una semplice domanda:

E’ vero che il Clima sta diventando più estremo?

E se non possiamo rispondere, cosa possiamo dedurne se non che tutti coloro che si sono riempiti la bocca, la carta stampata e i blog riguardo un clima sempre più estremo e magari per cause antropogeniche, non hanno evidentemente alcuna idea né di quale sia lo stato-dell’-arte della climatologia, né di come funzioni la scienza?

Ed ecco allora un estratto, e poi, per chi volesse, il testo completo del rapporto SREX:

[success]

FAQ 3.1 È vero che il Clima sta diventando più estremo? […] Nessuno degli strumenti [qui menzionati] è stato ancora sufficientemente sviluppato per consentirci di rispondere confidentemente alla domanda qui posta.

[/success]

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