Salta al contenuto

Categoria: Ambiente

Piove deserto ladro!

Mi arriva la segnalazione di questo articolo sul Meteogiornale. Un pezzo interessante e divulgativo sul concetto di desertificazione. Perché parlarne? Ma è chiaro, perché una parte importante del nostro Paese sarebbe a serio rischio di deterioramento dello stato del suolo. Indiziato numero uno il clima, naturalmente, ma non solo.

E così scopriamo – ma lo sapevamo già perché ne abbiamo già parlato su CM ben più di un anno fa scoprendo che il diavolo non è così brutto come lo si dipinge – che non bisogna farsi trarre in inganno, dicesi infatti desertificazione quando piove troppo!

Facebooktwitterlinkedinmail 3 Comments

Dalla Green Economy alla “Rainbow Economy”.

Convertitevi fratelli, l’Apocalisse è vicina!Ricordatevi che tutti dobbiamo morire!

Fino a pochi giorni fa la possibilità di salvarsi era alla nostra portata, sembrava di sentire il monaco Zenone nell’Armata Brancaleone, saggio predicatore medioevale:«Abbiate fede ne lo cavalcone! Isso è forte!». Per “lo cavalcone”, naturalmente, si intende la green-economy, l’unica in grado di salvare noi ed il pianeta dalla terribile anidride carbonica.

Questo l’incipit con cui a maggio 2010, e poi nuovamente a marzo 2011, iniziava il post “L’Unep lancia l’allarme: le risorse della green economy non sono infinite – Aggiornamento” con cui su CM si iniziava a scrivere riguardo il fatto che anche le “terre rare”, indispensabili alla green-economy ed alle tecnologie “più sofisticate”, non sono infinite. Proprio come i combustibili fossili.

Facebooktwitterlinkedinmail 4 Comments

Crescere o decrescere? Il dibattito continua, per fortuna.

Dallo scambio di opinioni libero e incondizionato non possono che scaturire effetti postitivi. Appena pochi giorni fa abbiamo messo in evidenza l’articolo di Antonio Pascale, un pezzo molto critico nei confronti dei predicatori della ‘decrescita felice’. E ne abbiamo condiviso una parte consistente.

Gli risponde Umberto Sandro Veronesi, sempre dalle pagine del Corriere, con taluni argomenti altrettanto condivisibili. Del resto, se Pascale ha avuto il merito e il coraggio di mettere alla berlina un certo atteggiamento piuttosto ipocrita di chi auspica una sostanziale decrescita a carico di terzi, Veronesi sottolinea, con altrettanto merito e coraggio, che ci sono grosse fette di mondo dove la possibilità di crescere è negata, forse proprio perché c’è chi si occupa solo della propria voglia di crescere. Ed è un atteggiamento questo altrettanto ipocrita.

Facebooktwitterlinkedinmail 41 Comments

In questo manicomio succedono cose da pazzi! (Totò)

L’ultima volta che mi sono occupato di frutta su CM è stato in “Una mela al giorno toglie il pensiero unico “radical-chic” di torno”, nei giorni scorsi una notizia molto diffusa, orgoglio italiano, è stata quella relativa al record storico per le esportazioni di vino italiano nel mondo: per la prima volta, infatti, è stato superato l’importo record di 4 miliardi di euro, in aumento del 13 per cento rispetto allo scorso anno. Il vino è diventata la voce piu’ importante dell’export agroalimentare nazionale con oltre la metà del fatturato all’estero che viene realizzato nei Paesi dell’Unione Europea, con la Germania (+10%) in testa tra i paesi comunitari che apprezzano il vino Made in Italy seguita dalla Gran Bretagna (+10%). Poco meno di un quarto del fatturato estero è stato però ottenuto negli Stati Uniti con un aumento record in valore del 16% nel 2011. La vera sorpresa viene pero’ dai paesi asiatici a partire dalla Cina dove le esportazioni di vino sono praticamente raddoppiate (+80%) mentre continua a crescere la Russia (+16%) (fonti qui e qui).

Insomma grande soddisfazione per l’esportazione del vino a “Km20000”, prodotto in Italia e bevuto in Cina.

Facebooktwitterlinkedinmail 1 Comment

Vegetali e omeostasi: Quale ruolo per la “Particella Fredda”?

Per omeostasi si intende la capacità dei sistemi biologici e ambientali di resistere al cambiamento e di mantenersi in una condizione di equilibrio. L’omeostasi è frutto delle capacità di autoregolazione che caratterizzano gli ecosistemi al pari degli organismi e delle popolazioni che li compongono (qui).

Prendendo come esempio le chiome degli alberi di un bosco, al loro interno – cioè nel cosiddetto canopy layer – tutta una serie di caratteristiche (es. temperatura, umidità, velocità del vento, ecc.) risultano smorzate rispetto all’atmosfera esterna. Questo si rivela essenziale perché le piante possano evitare un eccesso di traspirazione o possano con facilità acquisire la CO2 che viene emessa dal terreno e che per le piante stesse è l’alimento primario.

Facebooktwitterlinkedinmail 2 Comments

L’allarminsmo climatico del Museo Oceanografico di Monaco

Per le vacanze di fine anno sono andato con la famiglia in costa azzurra, un giorno siccome pioveva, siamo andati al Museo Oceanografico di Monaco. Vi devo segnalare la sala d’entrata con una serie di pannelli, uno più catastrofista dell’altro, su quattro allarmi principali:

  • Il primo sullo scioglimento dei ghiacciai; ovviamente non poteva mancare il rischio estinzione degli orsi polari che, per alcuni zoologi, senza ghiaccio artico non potrebbero più cacciare le foche dagli anelli, quindi morirebbero di fame. Tesi però smentita dalle popolazioni in crescita degli orsi polari siberiani che vivono benissimo anche senza ghiaccio.
  • Il secondo sull’acidificazione dei mari con un allarme particolare per il mediterraneo.
  • Il terzo sulla proliferazione di alghe e meduse dovuta all’eutrofizzazione e all’aumento delle temperature marine.
  • Il quarto tema invece non riguarda i cambiamenti climatici, ma l’over fishing cioè il rischio concreto che la pesca e l’inquinamento causino l’impoverimento, fino al rischio di estinzione, delle popolazioni di alcune specie ittiche molto pescate come il tonno, il pesce spada, gli squali, le aragoste ecc..
Facebooktwitterlinkedinmail 15 Comments

FRANE: “Dalla brace alla padella”

“In Italia c’è una frana ogni 27 ore e un morto per frana ogni 8 giorni, attualmente sull’Appennino tosco-emiliano sono in atto 600 frane”, questi i dati forniti dal Presidente dei Geologi durante una conferenza che si è svolta a Roma dal titolo: “Strategia della sopravvivenza”. L’evento ha fatto seguito all’appello rivolto dal Presidente del Senato dal Campidoglio allarmato dalla gravità della situazione che minaccia il mondo ed il nostro paese in particolare.

Si parla delle frane ed alluvioni di questi giorni in Liguria e Toscana?

Leggo meglio l’articolo de “IL SOLE 24 ORE”: sono presentati problemi nella gestione dell’acqua ma stranamente non si parla né di “desertificazione” né di “piogge tropicali” né di riscaldamento globale dovuto all’emissioni di CO2 umane, inoltre l’apparato tecnico del Servizio geologico nazionale è di soli 5 geologi e non usa immagini satellitari e tecnologia sofisticata. Ma il Presidente del Senato è Amintore Fanfani!

Facebooktwitterlinkedinmail 1 Comment

Liguria ma non solo, cronaca di eventi geologici.

Di questi giorni si fa un gran parlare di ciò che è stato fatto e di ciò che si sarebbe potuto/dovuto fare per evitare i tragici eventi che hanno colpito così duramente l’alto versante tirrenico e le coste liguri. Ma il problema non è certo recente, né nuovo.

In un quadro di riferimento che per molti aspetti parla da sé, per i riferimenti storici, per la conformazione orografica e per l’importante antropizzazione cui molte delle zone a rischio idrogeologico sono state sottoposte, sussistono forse tuttavia delle lacune conoscitive che in qualche modo sarebbe opportuno provare a colmare.

Facebooktwitterlinkedinmail 1 Comment

A Otto e Mezzo:”Tenimm’ o motore null’altro ci serve!”

A Otto e Mezzo su La7 qualche giono fa (il 3 giugno 2011) si è parlato di referendum sul nucleare. Ospiti Franco Battaglia e Monica…

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger... 32 Comments

Categorie

Termini di utilizzo

Licenza Creative Commons
Climatemonitor di Guido Guidi è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale 4.0 Internazionale.
Permessi ulteriori rispetto alle finalità della presente licenza possono essere disponibili presso info@climatemonitor.it.
scrivi a info@climatemonitor.it
Translate »