Sulle nostre pagine, così come sulla maggior parte dei siti web specializzati in discussioni sul clima, si fa sempre un gran parlare di temperature globali. Del resto lo spauracchio dei nostri tempi è il global warming, un fenomeno appunto globale. Il problema, come molti sanno, è che la temperatura è di per se un fattore misurabile solo in un dato luogo e in un dato momento. Perché si possa ampliare la scala spaziale di riferimento occorrono quindi molti di questi luoghi adibiti alla misurazione. Se poi si vuole conoscerne l’evoluzione nel tempo, occorre ripetere l’operazione a intervalli regolari per procedere poi a comporne la media.
Quanti di questi luoghi ci sono al mondo? Moltissimi. Quanti di questi sono effettivamente utilizzati e/o utilizzabili per monitorare l’andamento della temperatura? Molti meno. Dove sono questi sensori? Quasi tutti sulla terraferma, ovviamente e, altrettanto ovviamente, quasi tutti nelle zone ad alta densità urbana dei paesi più avanzati. Gli Stati Uniti e l’Europa fanno la parte del leone.
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