Ehm…no, quello nella figura è un altro genere di tuning. La temperatura sale oltretutto molto di più che con il riscaldamento globale, ma è meglio lasciar perdere. Ricominciamo.
Con il termine tuning si definisce anche la scelta dei valori da assegnare a quei parametri inseriti in un modello che non possono essere risolti autonomamente dal modello stesso per problemi di scala spaziale, come è il caso ad esempio della convezione nei modelli atmosferici, o per impossibilità di replicarne efficacemente tutti i meccanismi fisici, come è il caso ad esempio della sensibilità climatica per i GCM (global circulation models). Qui, per esempio, un paper che affronta questo tema.
Un giro di vite di qua, un altro di là e, se tutto va bene, il modello è pronto per essere lanciato indietro nel tempo, cioè per vedere se riproduce efficacemente il passato. Un eventuale successo di questa operazione non necessariamente è garanzia di successo per il futuro, sebbene questo sia il solo metodo possibile per testarne l’efficacia, al di là dell’ovvio riscontro con la realtà man mano che il modello invecchia.
Un mese di meteo – Luglio 2013
Pubblicato da Guido Guidi Luigi Mariani il 18 Agosto 2013IL MESE DI LUGLIO 2013*
Andamento circolatorio
La topografia media del livello barico di 850 hPa del mese di luglio, consente di individuare come principale centro d’azione responsabile delle condizioni atmosferiche sull’area italiana un promontorio anticiclonico subtropicale da sudovest che ha influenzato più direttamente le condizioni atmosferiche sulle regioni centro-settentrionali. Al contrario il meridione è risultato esposto ad un regime di correnti nordorientali a debole curvatura ciclonica connesse ad una depressione con centro sull’Anatolia. Nel contesto di tale quadro circolatorio medio si sono manifestate una serie di strutture meteorologiche a più bassa persistenza fra cui una serie di anticicloni di blocco e cinque perturbazioni (tabella 1).
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