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Autore: Sancho Senza Panza

No, no… allora non vengo. Che dici vengo? Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente?

Ecce Bombo, era il 1978, ben 14 anni prima della conferenza di Rio del ’92. Ora siamo prossimi a Rio+20, ma il dubbio è rimasto lo stesso. Del resto l’appuntamento è mondano, quasi estetico, lecito quindi avere dubbi al riguardo. Però, al termine di lunghe riflessioni, pare che la gran parte delle incertezze sia ormai fugata.

Dall’ANSA:

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Nuova ricetta: Pane e CO2.

Si potrebbe rivisitare così la famosa frase di Maria Antonietta: “Maestà il popolo non ha pane. Dategli la CO2″”.

Allora, il volume d’affari della coltivazione e commercio del grano a livello globale è di circa 182 miliardi di dollari. Il volume di affari del mercato del carbon trading è arrivato nel 2011 a 176 miliardi di dollari. Ciò significa che l’aria, o meglio uno dei suoi componenti, nonostante la sua nota inconsistenza anche quando è fritta,  ora vale come il pane.

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Incentivi che Passione

Notare la P maiuscola. Trattasi di analogia con la Passione pasquale, non di innamoramento con la politica degli incentivi. Innamoramento che in effetti c’è stato, ma che sembra giunto ad una crisi tipo quella del settimo anno nelle relazioni coniugali.

La notizia arriva dalla Global Warming Policy Foundation, sebbene almeno sin qui non abbia trovato conferme. Non che queste fossero attese così, nell’immediato, perché in effetti si tratta di un articolo che parla della bozza di un documento della Commissione Europea che dovrebbe essere reso pubblico dal Commissario per l’energia il mese prossimo.

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Più che una meteora potè il meteorismo

Ve li siete immaginati da sempre come li ha sceneggiati Steven Spielberg, imponenti, ora feroci, ora mansueti, alti come palazzi o veloci come il vento, comunque liberi e felici. Fino al giorno del giudizio, della sofferenza, della fame  e dell’inedia.

Un disastroso impatto con un corpo celeste proveniente dal cosmo? Un terremoto pre-biblico? Macchè, soltanto una gigantesca, colossale, insopportabile puzza. Per di più autoprodotta.

Ebbene sì, i dinosauri hanno modificato il clima, tanto da rimetterci le penne, forse. Come? Con le loro flatulenze. Ben 520 milioni di tonnellate di metano rilasciate in atmosfera ogni anno, anno dopo anno…altro che mucche, altro che consumo eccessivo di carne, i dinosauri sì che ci sapevano fare.

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Se sei buono, ti tirano le pietre

Dacci oggi il nostro flagello quotidiano. E la nostra dose di ideologia mascherata da cruccio ambientale. Dopo la derisione, calmorosamente ritornanta al mittente perché il clima cambierà pure, ma non certo nella direzione indicata (sperata?) da quelli bravi; dopo la lotta senza quartiere degli attacchi ad hominem e delle accuse di collusione coi soliti onnipresenti ‘poteri forti’; dopo la diagnosi di dissonanza cognitiva, dopo tutto questo inflitto a tutti quanti si sono sognati di non ‘bere’ la cicuta dell’ipotesi AGW, arriva finalmente l’atteso lancio della maschera.

A questo link su WUWT trovate un’intervista ad una famosa e influente attivista ambientale che pare si stia cimentando nella stesura di un libro sul Cambiamento Climatico. Tutto bello, tutto vero, peccato che il suo discorso intriso di luoghi comuni e buonismo appunto da bancarella del libro, non abbia un accidente a che vedere con il core del problema: l’uomo e il clima.

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Earth Day e concertone sotto il Vesuvio: fuori tempo massimo

Domani sera sarà la volta di Napoli. Scatta il concertone per celebrare l’Earth Day. Organizzazione degna del miglior 1° maggio – che si ripeterà ovviamente a breve – con annessi e connessi di autorità isituzionali, showmen (nella fattispecie women) eco-consapevoli e tanta, tanta voglia di far festa.

Il tutto, naturalmente e rigorosamente a ‘impatto zero’. Per compensare le emissioni si compreranno crediti di carbonio (attualmente la merce eco-consapevole più a buon mercato che c’è, visto che i titoli in borsa sono finiti in basso fuori dal grafico). Ma la creatività dei salva-Pianeta non ha limiti: il concerto sarà anche chilometro zero, perché grazie allo streaming si potrà vederlo da casa (messa così fa un po’ ridere, non sarebbe stato meglio che suonassero anche da casa?).

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Energia: La beffa della tariffa bioraria

Carte fedeltà dei carburanti, dei supermercati, campagne promozionali. Il boom delle offerte per risparmiare che in realtà sono solo incentivi al consumo, fattore ultimamente alquanto depresso. Personalmente devo ammettere di essere un disastro in questo campo.

Però con l’energia elettrica mi ci sono messo d’impegno. Si vuole e si deve cambiare l’attitudine al consumo ti dicono. Dobbiamo imparare a impiegare l’energia con consapevolezza, dobbiamo essere più efficienti e risparmiosi. Pronti. Lucchetti agli elettrodomestici di giorno, lampade a basso consumo (e alto mercurio), banditi i dispositivi di raffreddamento/riscaldamento elettrici.

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Pornografia climatica, sindrome da scetticismo e soluzione finale

Alcuni anni fa, come immagino sia accaduto a molti di voi, rimasi colpito dalla teoria della piramide di Maslow. Nella gerarchia delle necessità che contraddistingue la complessità del nostro essere, la soddisfazione dei bisogni primari deve necessariamente precedere la ricerca di realizzazione. Leggendo gi articoli di cui parleremo tra poco, ho dedotto che chi li ha scritti non si è accorto che il mondo è in crisi, non ha problemi di bisogni primari e continua imperterrito a perseguire la propria realizzazione, con un progetto a dir poco discutibile.

Solo chi vive completamente scollegato dalla realtà nonché ermeticamente chiuso nelle proprie convinzioni può elaborare un concetto come il seguente: il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici sono un pericolo per l’umanità, chi non ne è convinto deve necessariamente essere malato. La disfunzione, nella fattispecie, sarebbe quella di avere una percezione affettiva distorta, una sorta di incapacità di farsi una ragione del pericolo imminente.

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