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Misuriamo l’estate

Il posizionamento delle stazioni di misura è fondamentale per la rappresentatività dei dati. Altrettanto importanti sono la manutenzione e la standardizzazione dei sistemi. Quando le stazioni vengono spostate o cambia la rappresentatività del sito i dati perdono significato. Come risolvere il problema? Dritti alla meta, basta far finta di nulla, specie se si misurano temperature sempre più alte.

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Peggio di quanto si pensasse

Chi controlla i dati controlla il passato, chi controlla il passato controlla il clima. Se George Orwell fosse stato un climatologo è probabile che avrebbe detto così. I modelli vengono dalle osservazioni, le osservazioni vengono dai modelli, il clima va verso la catastrofe perchè lo dicono i modelli. Tra poco non avremo più bisogno di avere le osservazioni, basterà guardare i modelli. Il cerchio è finalmente chiuso e siamo tutti più sollevati.

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Un Trend di fondo e delle Oscillazioni regolari

Quanto c’è di naturale e quanto di esterno al sistema nelle dinamiche degli ultimi due secoli di clima? E soprattutto, come funziona il sistema? La domanda del secolo, la cui risposta meriterebbe il premio nobel per la pace. Ah, già fatto, il premio è andato al Al Gore e all’IPCC in condominio. Allora facciamo per la fisica. Non credo che Syun-Ichi Akasofu -un geologo di fama mondiale- abbia tale aspirazione con le sue considerazioni, ma credo comunque che valga la pena di leggerle.

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Goccioline animate

La modellizzzione del clima contiene molte semplificazioni e molte scelte arbitrarie. Le prime sono causa di scarsa attendibilità degli output di questi modelli, le seconde vanno spesso nella direzione dell’accentuazione del riscaldamento, proponendo il forcing antropico come unica spiegazione della tendenza osservata, nonostante le grandi incertezze sulla reale evoluzione del sistema. La soluzione non è, come molti raccomandano, nell’applicazione di un principio di precauzione, ma nel ritorno alla ricerca sperimentale, l’unica in grado di fornire alla disciplina delle simulazioni numeriche delle solide basi sulle quali provare ad esplorare il futuro del clima.

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Un pazzo? Ma qui è pieno di pazzi!

Ma il livello dei mari sale o no? Secondo le proiezioni del Panel Intergovernativo delle Nazioni Unite non ci sono dubbi, l’innalzamento del livello dei mari rischia di essere l’effetto più dirompente delle modifiche indotte dal riscaldamento globale, secondo chi ha curato molti dataset di osservazione invece non ci sarebbe traccia di alcun aumento, nè questo è probabile che si verifichi. A chi dare ascolto?

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Sole sulla Laguna Veneta

Potrebbe essere l’incipt di una previsione a scala locale, peraltro quanto mai attuale. Su queste pagine però, di previsioni ne facciamo molto poche e, quindi, non sarà  questo il caso. Quel che ci interessa è piuttosto quanto pubblicato recentemente da un gruppo di ricercatori italiani1 dell’Università  di Venezia sul Journal of Geophysical Research.

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  1. Zanchettin, Rubino, Traverso e Tomasino – Dipartimento di Scienze Ambientali []
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